26 Ott Valutazione e trattamento Neuropsicologico
La Neuropsicologia è la disciplina che studia i rapporti tra cervello e funzioni cognitive (memoria, linguaggio, funzioni prassiche, attenzione, funzioni esecutive, cognizione spaziale ed altro ancora) attraverso metodi clinici e strumentali e che propone modelli interpretativi del funzionamento della mente.
Il concetto di base della neuropsicologia si esplica attraverso la correlazione dei processi cognitivi ordinari con il funzionamento di sistemi cerebrali specifici. Se tali sistemi vengono danneggiati o non sono pienamente sviluppati, è possibile osservare delle alterazioni del comportamento e valutarle tramite i test (prove formalizzate).
La neuropsicologia clinica si occupa delle conseguenze cognitive dei danni cerebrali in seguito a eventi patologici di tipo diverso (ictus cerebrali, traumi cranici, infezioni, demenze senili) al fine di elaborare teoria riguardo l’organizzazione delle funzioni cognitive, comprenderne le basi neurofunzionali, allestire strumenti di valutazione per esaminare i deficit, formulare una diagnosi clinica e tracciare il profilo cognitivo dei pazienti per pianificare la riabilitazione neuropsicologica.
La neuropsicologia interessa tutto il ciclo di vita in quanto anche nello sviluppo l’osservazione e l’indagine clinica hanno come punto di partenza quello di tracciare il profilo cognitivo del bambino, per andare ad indagare tramite strumenti formalizzati le funzioni cognitive che, nei disturbi del neurosviluppo quali DSA, ADHD, Disabilità intellettiva, Ritardo Psicomotorio, Disturbo del linguaggio, non sono pienamente sviluppate per età cronologica. Individuato il profilo di funzionamento del singolo bambino si procede alla formulazione diagnostica e all’eventuale piano di abilitazione (differente dalla riabilitazione dell’adulto in quanto non si cerca di ripristinare una funzione danneggiata o perduta, ma appunto di abilitare una funzione che fatica a svilupparsi).